Intervista a Spazio Spinning di Sandro Viro.
1. Nome?
Luca Quintavalla
2. Cosa fai per vivere?
Sono responsabile del settore freshwater per la ditta Blue Springs. Mi occupo di selezionare, testare e promuovere i prodotti dedicati al bass fishing che andranno sul mercato italiano. Faccio da supporto e consulenza agli agenti e vado in appoggio durante le visite ai negozi del settore. Sono il responsabile e coordinatore del team freshwater e effettuo dimostrazioni e seminari in tutta Italia dedicati al bass fishing. Inoltre sono presidente di un’associazione sportiva senza fini di lucro chiamata Quintabass ASD che effettua lezioni di pesca al black bass.
3. Come descriveresti quello che fai?
E’ un lavoro molto appagante, che mi permette di alzarmi la mattina e andare a lavorare senza dover sentire il peso di dover fare qualcosa che non mi piace. Mi ritengo molto fortunato. Il mondo della pesca sportiva italiana non è molto ricco quindi i guadagni non sono elevati, ma vivere di quello che ti piace non ha prezzo.
4. Qual è la “settimana tipica” di chi fa questo lavoro?
Dipende molto dal periodo dell’anno, da dicembre a febbraio, quando le uscite di pesca sono ridotte per il clima rigido, faccio i progetti e organizzo il lavoro per l’anno nuovo. Organizziamo la fiera e i vari eventi a cui dovremo partecipare, preparo il calendario delle uscite con gli agenti e decido insieme all’azienda quali prodotti eliminare e quali novità inserire per l’anno nuovo. Durante la stagione calda, da metà febbraio a tutto novembre, passo molto tempo in acqua, testando i materiali e le esche che dobbiamo vendere, effettuo le uscite con gli agenti, faccio dimostrazioni presso club o negozi. Occasionalmente quando riesco a prepararle faccio qualche gara, ma negli ultimi 2/3 anni il tempo da dedicare ai tournament è sempre meno.
5. Come hai iniziato a fare questa carriera? Semplicemente andando a pescare, tanto e dedicando anima e corpo alla pesca del bass. Sono molto curioso di natura e la pesca del bass è diventata quasi un’ossessione per me. Non si smette mai di imparare, chi si sente arrivato non fa molta strada, quindi, mi sono informato, ho studiato, ho speso tanto tempo in acqua e ho smesso di fare le classiche vacanze italiane al mare o in montagna risparmiando ogni centesimo per potermi permettere qualche viaggio in più nella patria del bass fishing, gli USA e pescare il più possibile con pescatori che conoscono molto bene il bass, le sue abitudini e le tecniche migliori per insidiarlo. Poi ho iniziato a collaborare con qualche azienda del settore, prima con qualche marchio di filo o di gomma siliconica e in seguito con diversi altri prodotti come canne, esche e imbarcazioni. Queste collaborazioni mi hanno dato la possibilità di effettuare molte competizioni sia in Italia che all’estero, girare qualche video e di farmi conoscere in questo mondo. Fino a qualche anno fa dedicavo solo il tempo libero dal lavoro a queste attività, poi appena ho preso consapevolezza che poteva diventare un mezzo di sostentamento non mi sono lasciato scappare l’occasione.
6. Cosa ti piace di quello che fai?
Mi piace tutto, adoro fare questo lavoro, mi piace vedere che i prodotti che ho scelto vengono graditi anche dagli altri pescatori, mi piace spiegare il perchè ho scelto questo prodotto e in che modo lo utilizzo. Adoro alzarmi la mattina all’alba, attaccare la barca e partire verso un lago o un fiume, adoro vedere il sorriso di un pescatore che ha capito come catturare un pesce o a fare un lancio preciso, adoro discutere e scambiare opinioni con chi è più bravo di me in pesca, adoro passare 10 ore in acqua e essere pronto per altre 12 il giorno successivo, adoro trovarmi a cena con tanti pescatori perchè è li che spesso escono i veri segreti ( ), adoro fare le riunioni aziendali dove tante menti si mettono insieme per dare un servizio al top, insomma adoro condividere la mia passione della pesca con tutti.
7. Cosa non ti piace?
Essendo un perfezionista e uno che non si accontenta mai, non riesco quasi mai a staccare da quello che faccio, vivo letteralmente per la pesca. Questo mi porta diverse volte a non godermi a pieno la singola pescata senza dover necessariamente fare una recensione lavorativa. Inoltre mi porta a togliere un pò troppo tempo alla vita famigliare, non tanto alla singola giornata/settimana di pesca magari a 500 km da casa, ma ai momenti in cui dovrei spegnere il telefono o il pc alla sera e invece non lo faccio. Infine odio le critiche gratuite e superficiali di cui questo mondo è pieno, ho sempre cercato di aver rispetto di tutto e tutti, ho fatto diversi errori e quando ho capito l’errore che ho fatto ho sempre chiesto scusa, quindi quando non mi viene portato rispetto per quello che faccio e per la passione che ci metto mi arrabbio molto.
8. Un consiglio per i giovani che vorrebbero iniziare questa carriera?
Divertitevi. E’ il segreto di tutto, se vi divertite avrete entusiasmo e farete tutto con coerenza e voglia di fare sacrifici. Quando riuscirete a trasmettere tutto questo agli altri, i risultati arriveranno da soli.
9. Un consiglio per chi vuole iniziare questo sport?
La pesca è una passione, come la moto, come la bicicletta come il calcio. Per me è stato semplice, vengo da una famiglia di pescatori, non avevo scampo, ma anche per chi non si è mai avvicinato alla pesca al bass consiglio di provare a fare qualche uscita in compagnia di qualche amico e catturare un bass a galla con un’esca artificiale….sarà amore a prima vista!
10. Quali sono i tuoi obbiettivi futuri?
Dare sempre il meglio di me stesso ogni giorno che passa. Mi piacerebbe continuare a fare questo lavoro per tanto tempo, non so se sarà possibile, ma ci proverò. Mi piacerebbe continuare a collaborare con il mio amico Valerio Morini per le trasmissioni dedicate al bass sul canale Pesca 236, vorrei trovare ancora il tempo e i soldi per riuscire a fare qualche competizione in più, sono un agonista dentro, non riesco a stare senza competizione, vorrei riuscire a visitare gli USA almeno una volta l’anno, imparo sempre tante cose nuove quando vado aldilà dell’oceano…insomma ogni giorno è un giorno nuovo e si potrebbero aprire nuove possibilità, non mi voglio fissare obiettivi particolari ma tanti piccoli passi per essere felice.
11) Dicci perché bisogna praticare il Catch and Release.
Il catch e release è l’unica arma che abbiamo per darci la possibilità di continuare a coltivare la nostra passione per la pesca. Dobbiamo sensibilizzare ogni pescatore a limitarsi e a capire che non c’è futuro senza catch e release. I giovani capiscono alla svelta e le nuove leve sanno già da soli quello che devono fare. Sono molto fiducioso per questo.