A caccia di mostri, dove come e quando scovare il big bass della vita.
Inseguire un sogno…inseguire il pesce della vita, vagare in giro per l’Italia alla ricerca del pesce più grosso che ci sia è un sogno ricorrente per tanti pescatori per non dire tutti. Nella pesca al black bass c’è un’emozione particolare, questo splendido predatore in certi momenti è quasi impossibile da catturare, quindi, il gusto e le emozioni che ci fa provare sono ancora più accentuate. La pesca del black bass è molto varia, buona parte dei pescatori trova divertente catturare tanti pesci, senza considerare la taglia, altri invece, si dedicano in toto alla cattura di grossi esemplari ed è proprio di questo che noi oggi andremo a parlare… di BIG BASS!
Big da urlo!
Ebbene si, nonostante non si facile catturare big bass nella nostra penisola, alcuni grossi esemplari esistono, il nostro centrarchide è stato immesso diversi anni fa e quindi in certi casi sono nate condizioni ideali per il suo sviluppo, di certo non ai livelli di altri stati mondiali, ma il pesce grosso nelle nostre acque è presente e potrebbe capitare quando meno ce lo aspettiamo! Quando parliamo di pesce grosso, di big bass in Italia, intendiamo esemplari di dimensioni superiori ai 2,5 kg per arrivare fino ai 3,5 kg o 4 kg, dimensioni che in Italia sono plausibili visto l’ormai completo acclimatamento del centrarchide e da diversi anni passati dalla prima immissione. Capiamo che per alcuni anche catturare un pesce da 1 kg di peso può sembrare un big, ma siamo qui oggi a parlare dei veri mostri italiani, il pesce dei sogni! Ma vediamo quali sono le condizioni migliori, gli ambienti e le esche che ci possono far provare questa splendida emozione, insomma vediamo di fare un piano di battaglia e di entrare nel mondo dei big bass!
Gli orari del “lunker”
Partiamo da una caratteristica fondamentale, il comportamento, la risposta che ci dobbiamo dare quando andiamo alla ricerca di grossi esemplari è “ se un pesce è diventato grosso un motivo c’è”, vuol dire che si caratterizza dagli altri in maniera netta, sia come comportamento sia come alimentazione. Questi sono i due parametri che dobbiamo tenere in considerazione e valutarli in maniera accurata durante le nostre giornate di pesca. Il big bass o “lunker” come amano chiamarlo i bassmen d’oltre oceano, è spesso un esemplare solitario, che raggiunta una certa età si ritira in solitudine; inoltre è molto territoriale, si sceglie un territorio e ci resta per tutta la vita, spostandosi raramente e solo in caso il mangiare finisca o durante il periodo di frega. L’attività dei grossi bass spesso è molto limitata, difficilmente è in attività tutto il giorno, ha orari e periodi ben definiti che tende a seguire con regolare costanza. Chi scrive consiglia di restringere questi orari in alcune fasce giornaliere, la mattina presto e sera tardi nelle giornate particolarmente soleggiate sono ottimi momenti, i grossi bass approfittano della bassa luminosità per tendere agguati alle proprie prede. Da non tralasciare però le ore centrali, queste sono spesso sottovalutate, la motivazione non è chiara, ma è incredibile il numero di grossi bass catturati nelle ore centrali, sia in giornate nuvolose sia in giornate soleggiate.
Caldo, freddo e… pappa!
La temperatura dell’acqua è un altro fattore fondamentale, i cambi di stagione sono spesso decisivi, i primi tepori primaverili spingono i grossi bass ad uscire dal letargo e ad alimentarsi con costanza, situazione simile a fine anno quando la temperatura si abbassa e l’acqua tende a raffreddarsi, questo porta il bass a cibarsi molto per immagazzinare più energie possibile in vista del freddo inverno in arrivo. Questi due periodi sono i migliori, ma non dimentichiamo i cambi di pressione durante tutto l’arco dell’anno e le giornate nuvolose, vere mine vaganti per la ricerca del lunker bass. Infine, l’alimentazione, quasi tutti i big bass che chi scrive ha catturato in Italia e all’estero hanno attaccato esche di generose dimensioni, ed è spesso valsa la regola “esca grossa pesce grosso”, difficilmente un grosso pesce si muove per catturare esche piccole e che non gli danno un apporto proteico adeguato alle proprie dimensioni, spesso le prede di piccola taglia sono il pasto ideale per i bass di medio piccole dimensioni, più facili e rapide da catturare. Facile e rapido non sono due caratteristiche che rispecchiano l’indole dei big bass, da questo intuiamo che pesci di grosse dimensioni oppure gamberi molto combattivi, proteici e difficilmente avvicinabili da piccoli esemplari, sono le prede principali dei lunker. Se mettiamo insieme tutti questi parametri abbiamo una buona panoramica del comportamento e delle abitudini dei bass che non variano particolarmente da zona a zona, ma sono abbastanza ricorrenti.
Ambienti
Vediamo ora di parlare di ambienti, profondità e caratteristiche degli spot più ricchi di big.
Gli ambienti più ricorrenti nella nostra penisola sono diversi, passiamo dai grandi laghi naturali alle piccole cavette, dai fiumi navigabili ai canali e in certi casi alle dighe, grandi invasi artificiali che sono più frequenti nelle isole. La temperatura dell’acqua è un fattore decisivo sulla crescita del bass, più è alta durante i mesi freddi più il metabolismo dei pesci è attivo quindi abbiamo maggiori possibilità di trovare pesci grossi. Anche l’età di un luogo ci da buone indicazioni, più il posto è vecchio e il bass è stato immesso in età lontane, più è facile trovare vecchi esemplari. Un altro fattore fondamentale è il foraggio presente, più cibo è presente più è facile che il bass sia in ottima forma, la qualità del cibo è altresì importante, i gamberi sono molto proteici, fanno spendere poche energie e permettono accrescimenti maggiori. Infine, ma non per ultima la qualità dell’acqua, spesso gioca un ruolo decisivo, l’inquinamento dell’acqua accorcia la vita dei pesci quindi meno possibilità di catturare grossi bass. Alcuni dati ci dicono che buona parte dei lunker catturati in Italia vengono da invasi naturali o artificiali di piccole dimensioni come cave e cavette utilizzate per irrigare, così come lanche e morte di alcuni fiumi importanti. Probabilmente la bassa pressione di pesca gioca a favore di questi ambienti così come la mancanza di predatori concorrenti. Una nota di merito va nei grandi laghi sia del nord che del centro ed alcune dighe poste a basse latitudini ( isole ) con condizioni miti, foraggio abbondante e bassa pressione di pesca.
Gli spot del big
Ma a che profondità vive il big bass? Che ostacoli preferisce? Beh diciamo che il lunker difficilmente si avvicina particolarmente a riva, lo fa quando deve fregare e in certi momenti di particolare attività, ma per la maggiore parte dei casi preferisce stare in profondità. Le zone particolarmente preferite sono i grossi salti di profondità dove il pesce può spostarsi molto velocemente da zone di acqua profonde a zone di acqua meno profonde che di solito combaciano con zone di caccia, quindi teniamo ben presente gli scalini accentuati, le zone ricche di ostacoli, le secche in mezzo al lago, gli erbai isolati e le punte profonde dove il giro di corrente porta continuamente foraggio.
Mai mollare!
La pesca del big è difficile ma se lo prendiamo…
Come specificato prima il big bass ha un regime alimentare diverso dagli altri della sua stessa specie, tende ad alimentarsi in modi e tempi differenti per questo spesso dedichiamo intere giornate proprio alla cattura del big bass, selezionando esche e attrezzatura in maniera accurata. La prima arma che abbiamo è sicuramente la mente…andare a caccia di big richiede un grosso impegno mentale, dobbiamo pensare come il big, immedesimarsi in lui e “sentire” quando e dove lui andrà in caccia. Inoltre non è facile fare tanti lanci per sentire magari una o due mangiate in un giorno, ci vuole forza di volontà e concentrazione.
Grosse swim
Veniamo ora alle esche che vanno per la maggiore e le tecniche che rendono di più per catturare il pesce della nostra vita. L’esperienza insegna che… esistono diverse tipologie di esche per catturare un big bass, ma mi affido in particolare alle conoscenze del posto e al foraggio presente che mi determinano dimensioni e colori dell’esca, tutto sommato però ci sono alcuni artificiali base che rendono in maniera maggiore in buona parte dei nostri ambienti : swimbait e Jig.
Partiamo dalle swimbait, sia rigide che soft sono decisamente un punto fermo per un pescatore di big bass. Queste esche permettono di selezionare la taglia in maniera molto efficace, di battere molta acqua e di fare lanci lunghi, caratteristiche molto importanti per la ricerca di pesci di taglia. La chiave per catturare è il recupero, spesso deve essere molto lento sia in superficie che a mezz’acqua, a galla è decisivo il recupero lentissimo con frequenti pause e attenzioni all’attacco…sarà da cardiopalma! Le dimensioni di solito vengono scelte in base al foraggio presente così come il colore, attendetevi poche mangiate in un giorno ma veramente importanti… Vi do alcune indicazione per i modelli che personalmente uso di più che mi hanno dato le maggiori soddisfazione : Jerky J Swim della Castaic, esca siliconica estremamente polivalente dalla coda a padella con caratteristiche molto particolari, la uso con costanza in condizioni di leggero vento, cielo nuvoloso e presenza di grossi pesci in attività. Stessa tipologia di esca anche il Fathead JR della Reaction Strike, questa però consiglio un recupero più veloce poiché la coda è più grande quindi ha bisogno di maggior rapidità di esecuzione. Per entrambe consiglio l’innesco con ami dedicati come il Plasma Point della Reaction Strke, ami particolari muniti di molla da innesco e piombo posto sul gambo dell’amo. Il recupero migliore senza dubbio il medio lento con la coda che lavora in modo quasi ipnotico. Non posso non citare con queste caratteristiche il Bumble Shad della Deps esca dalla forma molto caratteristica e adescante. Altro modello che mi sta dando grandi soddisfazioni, è sempre della ditta Castaic e si chiama Super Jerky J, modello di swimbait snodato che ha un movimento praticamente identico a un pesce vero, la gomma è molto morbida, una caratteristica di tutte le esche Castaic ed è possibile innescarla sia con gli appositi ami più o meno piombati e molla di montaggio, oppure anche texas da flippare e pitchare nel canneto o all’interno delle strutture. Da non dimenticare in questa tipologia di esche il Javallon della Imakatsu che con il suo movimento sinuoso si presta a recuperi sia orizzontali che verticali piombato anche con piombature generose. Questa serie di swimbait siliconiche sono ideali per pescare nelle zone dove non riusciamo ad arrivare con le classiche swimbait rigide munite di ancorette, infatti il particolare innesco permette una capacità anti incaglio molto efficace.
Infine non posso non citare l’esca che mi ha dato il mio personale big bass in Italia, la Revolution Shad della Reaction Strike, swimbait da 4 pollici rigida con un movimento incredibile, che è possibile jerkare come un’esca siliconica, veramente un’arma letale e le swimbait della Matt Lures, ditta americana che produce imitazioni di pesce assolutamente identiche in tutto per tutto per colori e movimento. Per i veri duri…in certi periodi dell’anno possiamo veramente osare sulle dimensioni, la Castaic Catch 22 è è una swimbait rigida di grosse dimensioni e dal peso importante che in USA è un “must” per i big bass, in Italia viene utilizzata principalmente per i lucci, ma se cerchiamo i big bass non possiamo non averla nella nostra borsa porta esche idem per il Silent Killer della Deps, esca creata appositamente per i big bass di tutto il mondo. Di swimbait rigide in commercio ce ne sono tante sia come dimensioni che come colorazioni, abbiamo solo l’imbarazzo della scelta, personalmente le utilizzo in giornate e periodi molto particolari, in particolare quando il livello del lago/fiume cresce e i grossi bass tendono ad avvicinarsi maggiormente a riva, fatte lavorare attorno a ostacoli emergenti posso regalare bass da sogno!
Testine da strike
Parliamo dei jig, quest’esca è una della mie preferite per la cattura di big bass, lo uso quando credo che i grossi pesci stazionano all’interno delle cover più intricate come alberi, cespugli, rami sommersi ecc, il jig mi permette di entrare in zone spesso inaccessibili alle altre esche. Preferisco jig di medio grosse dimensioni, ½ oz ¾ oz. con gonnellini corposi e trailer voluminosi per permettere una discesa in acqua lenta e adescante. Molto importante è l’ingresso in acqua, silenzioso e preciso, cercate di sondare zone più infrascate possibili, spesso il big bass è nel posto dove non lancia nessuno! Credeteci! Per i colori dipende dal colore dell’acqua e delle condizioni del cielo, più è l’acqua è torbida e il cielo scuro i colori come nero e chartreuse sono i migliori poiché staccano e permettono una grande visibilità in acqua, al contrario con acqua chiara i colori naturali sono i più indicati, green pumpkin e brown sono ottime tonalità. In caso di popolazioni di gamberi abbondanti non si possono non tenere in considerazione l’orange, il rosso e blue. Per quanto riguarda le marche mi affido a modelli americani prettamente dedicati come V & M Flipping e Football Jig jig muniti di ami grossi e affilati dedicati ai grossi bass americani e colorazione molto varie che possono accontentare anche i bass più smaliziati. Inoltre ottimi Flat Back jig della Deps e il Tenax Jig della Molix.
Alternative vincenti
Buzz, spinner e suspending jerkbait
Jig e swimbait sono le esche che vanno per la maggiore però ve ne sono altre che in certi periodi dell’anno possono essere anche meglio, sono le così dette esche di stagione che spesso e inaspettatamente possono fare una grossa differenza, stiamo parlando dei buzzbait, esca galleggiante fantastica nelle ore più buie della giornata, recuperi lenti a ridosso di grosse cover sono spesso letali, i suspending jerkbait nel periodo freddo e in condizioni di acqua chiara smuovono anche i bass meno affamati e infine lo spinnerbait che ci permette di battere molta acqua, ci fa catturare spesso grossi e affamati bass poiché imita molto bene un branco di pesce foraggio. Provate queste esche nei momenti in cui swimbait e jig non vi danno risultati sperati.
Attrezzatura ad hoc
Vediamo qualche cenno sull’attrezzatura: come possiamo ben immaginare grossi bass necessitano attrezzature importanti in certi casi anche dedicate ad altri predatori come il luccio. Per quanto riguarda le swimbait canne lunghe 7’6” sono indispensabili, permettono di lanciare lungo esche molto importanti e operare ferrate adeguate. Personalmente mi affido a marchi come Airrus e Falcon, ditte americane che mi propongono attrezzi dedicati come la Airrus Ultra XL761XH oppure la ACM791XH. In casa Falcon adoro un modello della serie Cara chiamato Reaction Swimbait, canna di lunghezza 7’3” adatta per lanci lunghi e precisi. Altra alternativa valida la Deps Boa Costrictor canna di potenza enorme per grosse swim da oltre 2 oz.A questo abbino mulinelli a recuperi veloci, il recupero 6,5:1 permette recuperi di pesci importanti anche a distanze molto lunghe e permette di avere sempre il contatto con l’esca. Inutile dire che anche i fili devono essere adeguati, 16 lbs in su fino ai 20/ 25 lbs. Mi affido a ditte leader in questo settore come Sunline, sia Fluorocarbon se lavoro a mezz’acqua che monofilo se lavoro in superficie.
Per quanto riguarda il jig vado con canne simili ma meno potenti, canne da 7’ azione H con potenza oltre l’oncia fanno parte del mio arsenale, un esempio? Airrus KS Lite da 1 1 /2 oz, sensibilità e potenza non ho bisogno di altro oppure la Falcon Cara Micro Amistad, una vera forza della natura quando dobbiamo estrarre grossi pesce da anfratti intricati. Altre alternative valide la Deps Super Border FE. Per quanto riguarda i fili mi dedico in toto al fluorocarbon, dalle 18 alle 25 lbs, questo mi permette di avere sempre il massimo controllo dell’esca in tutte le condizioni, affondabilità e resistenza all’abrasione sono le caratteristiche principali e quindi la mia scelta è spesso decisiva. In certi casi estremi, quando mi trovo ad affrontare cover molto intricate utilizzo il trecciato in misure non inferiori al 65 lbs.
Il big della vita è sempre dietro l’angolo, non demordete mai, insistete sempre fino all’ultimo minuto disponibile, concentrazione, pazienza e determinazione saranno le vostre armi per catturare i big bass dei vostri sogni!
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